Cosa succederà al ricambio batteria nel prossimo futuro? Quali sorprese ci riserverà l’evoluzione delle batterie auto? Lo abbiamo chiesto ad Umberto Mondaini, Key Account Manager di Clarios, intervistato da Tommaso Caravani nel corso dell’evento Autoluce Tech, svoltosi a Como.
Auto Start e Stop e batterie AGM
Gli ultimi 2 anni sono stati i migliori in assoluto per quanto riguarda il mercato batterie in Italia, Europa e forse nel mondo: con i 2 lockdown le vendite hanno fatto registrare grandi numeri, con un’impennata delle richieste un po’ ovunque.
C’è però da dire che le batterie tradizionali ad acido libero stanno pian piano venendo sostituite dalle AGM (in cui l’acido è imbevuto nella lana di vetro tra le celle), indispensabili per le auto cosiddette “Start e Stop”, che vengono sottoposte a continue accensioni nel corso di una giornata.
Ormai tutte le auto nuove (anche quelle di piccola cilindrata) sono Start e Stop e montano queste batterie di nuova generazione, che stanno guadagnando quote di mercato pari al 100% l’anno rispetto a quelle tradizionali.
Auto elettriche e batterie al litio
Oggi la tendenza europea è quella di puntare a una transizione ecologica che vede l’auto come protagonista: in Italia, per esempio, il Governo ha previsto una serie di incentivi per chi acquista auto ibride e/o elettriche, che montano batterie al litio.
La reperibilità del litio crea però alcuni problemi, non solo perché i giacimenti sono pochi e spesso situati in zone impervie, ma anche perché ottenere il litio da utilizzare nelle batterie è un procedimento lungo e dispendioso.
Il litio non viene utilizzato “così com’è” nelle batterie: da esso va estratto il carbonato di litio e da quest’ultimo litio ferroso, e questa procedura, oltre ad essere piuttosto laboriosa, comporta anche un enorme consumo di acqua.
Lo stesso presidente della Toyota tempo fa ha espresso dei dubbi sul futuro delle batterie elettriche proprio per il problema “litio”.
Secondo Mondaini, in futuro la produzione di batterie per veicoli elettrici potrebbe subire un rallentamento, proprio per i problemi di reperibilità di questo elemento indispensabile, conteso al settore Automotive anche dall’elettronica di consumo e, in parte minore, dal settore farmaceutico.