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Distribuzione ricambi auto: cosa ci riserva il mercato? – Interviene il Responsabile Sud Europa di Magneti Marelli, Andrea Anfossi.

Come sta cambiando la distribuzione dei ricambi auto in Europa, alla luce dei nuovi modelli di business? Cosa ci riserva il mercato Aftermarket nei prossimi anni? Lo abbiamo chiesto ad Andrea Anfossi, Responsabile per il Sud Europa di Magneti Marelli, intervistato da Tommaso Caravani (Notiziario Motoristico), nel corso dell’evento Autoluce Tech svoltosi a Como a Settembre.

Modelli di distribuzione: un cambiamento già in atto

Il cambiamento nei modelli di distribuzione è già iniziato, e i principali fattori che stanno incidendo su di esso sono due:

  • Internet, grazie al quale nel settore Automotive è ormai la “trasparenza” a farla da padrona: negli ultimi anni ricambisti e autoriparatori hanno ampliato molto le proprie conoscenze e la propria cosapevolezza in materia di ricambi.
  • La presenza delle flotte, che vanno via via aumentando, e che richiedono una sempre maggiore velocità di risposta da tutti gli anelli della catena Aftermarket.

Questo processo di rinnovamento e di riassetto degli equilibri interni al mercato della distribuzione è destinato ad andare avanti, anche se il settore Aftermarket continuerà ad avere come base imprescindibile per il proprio sviluppo lo stretto rapporto tra riparatore – ricambista – distributore – componentista.

distribuzione ricambi auto europa

Distribuzione ricambi: un mercato settorializzato

Da anni si credeva che importanti gruppi sovranazionali avrebbero conquistato il mercato europeo (un po’ come accaduto negli USA), ma questo non è avvenuto: il modello vigente è ancora quello della settorializzazione dell’offerta in ogni paese. I gruppi di grandi dimensioni in Europa non hanno avuto lo stesso successo che hanno riscosso in altre parti del mondo.

Circa 20 anni fa era stata predetta anche una omogeneizzazione dei prezzi, cosa che non è avvenuta: i costi sono ancorati al singolo mercato, e alle politiche delle singole case automobilistiche, che sono differenti da paese a paese.
I grandi operatori internazionali, per affacciarsi agli altri mercati, dovranno adattarsi ad essi, altrimenti non potranno mai conquistare un mercato globale.

Ricambista: una figura fondamentale in Aftermarket

Quale ruolo rivestirà il ricambista (un “unicum” quasi esclusivamente italiano) in questa trasformazione di mercato?

Il cliente finale di tutta la catena aftermarket è l’autoriparatore, che è anche colui che “decide” (e di conseguenza determina le scelte di mercato), e l’unica struttura commerciale che ha un rapporto diretto con l’autoriparatore è proprio il ricambista, il cui ruolo con il passare del tempo sicuramente cambierà, ma rimarrà fondamentale.

Se vorrà sopravvivere, il ricambista medio-piccolo dovrà organizzarsi in maniera diversa rispetto al passato, e guardare a un futuro non troppo lontano dove, secondo Andrea Anfossi, risulteranno vincenti solo quelle strutture che avranno saputo svilupparsi, acquisire quote di mercato e proporre una politica di portafoglio prodotti estremamente coerente.